Un infinito grazie all’impegno dei tanti danzatori che, istruttori e non, hanno colorato di gioia ed armonia l’estate 2023 con le Danze Gioiose Khaita, frutto anche della dedizione e del costante allenamento da parte di tanti.

Vorrei cominciare con una veloce scorsa agli appuntamenti che si tengono regolarmente durante l’anno, quelli che mantengono vivo e attivo Khaita, questo prezioso Insegnamento del nostro Maestro.

Dzamling Gar è l’unico Gar a mantenere fede alla richiesta di Rinpoche di praticare Khaita regolarmente ogni giorno! Grazie a Yulia per aver coordinato per tanto tempo le attività curando la relazione con il gakyil e grazie ovviamente anche ai numerosi istruttori locali che hanno collaborato per mantenere questo impegno (Janina, Lena & Lena, Natasha, Margot, Lilya, Eva… )

Poi vediamo dove si tengono le sessioni di pratica settimanali o bisettimanali. A Merigar, guidate da Salima, Yangchen ed Elisa; a Praga con Petra; a Budapest con Nadiia; a Vienna con Elisha ed Eva; a Venezia con Adriana e Paola; in Australia con Tsering e Topgyal; in Perù con Issa; in una scuola elementare della Rep. Ceka con Martina, terminata con un allegro spettacolino; in Francia a Dejamling, Saint Afrique e Montpellier con Sharina. Ricordiamo anche le regolari lezioni online e i workshop in presenza per un gruppo di entusiasti giapponesi guidati da Urara. Sempre online “Khaita Forever”, appuntamento mai interrotto dalla pandemia grazie alla costanza di Natalia e Lilyia: ogni sabato pomeriggio a turno, un istruttore o un esperto guida i danzatori di diversi Paesi con una scaletta preparata ad hoc.

Quando possibile inoltre, le Danze Gioiose sorgono spontaneamente dopo pratiche collettive come la ganapuja o in occasioni speciali anche intorno al fuoco dopo un barbecue!

In Polonia è partito un bellissimo progetto, Values Schools, in cui il Khaita viene utilizzato come metodo per rilassare le tensioni, portare gioia nelle attività quotidiane e connettere le persone. Il progetto coinvolge in un primo momento gli insegnanti e, in alcuni giorni, anche gli studenti. In questo modo centinaia di bambini di età compresa tra i 7 e i 13 anni, guidati da Monika, hanno assaggiato Khaita in brevi laboratori, divertendosi a danzare insieme.

Ora gli eventi estivi. Poiché la Comunità Dzogchen è realmente internazionale, l’estate colorata di Khaita è iniziata nell’emisfero Sud con una presentazione pubblica a Tashigar Sur, Argentina, con le seguitissime sessioni giornaliere di pratica durante una serie di ritiri fra gennaio e marzo, guidate da Alejandra, Soledad e Issa.

Khaita dances al Bodhicharya Kent nel Regno Unito.

Voliamo adesso all’estate europea: attraverso Khaita sono iniziate due belle collaborazioni fra la Comunità Dzogchen Internazionale e due altri Sangha: il Bodhicharya Kent’s in Inghilterra dove un gruppo di danzatori, coordinati da Petra, ha offerto un breve spettacolo a Ringu Tulku Rinpoche e il centro Ligmincha in Polonia di Tenzin Wangyal Rinpoche, il quale ha invitato l’istruttore Wojtek a tenere un corso di Khaita, prima del consueto ritiro annuale.

Danze Khaita con l’istruttore Wojciech Torczyński presso il centro di ritiro Ligmincha di Tenzin Wangyal Rinpoche vicino a Varsavia, in Polonia.

Potete trovare resoconti più dettagliati di questi eventi nel numero di settembre della rivista The Mirror PDF, di prossima pubblicazione negli articoli scritti dagli istruttori coinvolti.

In altri due articoli potrete leggere il resoconto e le esperienze delle nostre partecipazioni al Buddhafest in Ungheria e in Francia in occasione del compleanno di S.S.Dalai Lama.

Con un passo di danza arriviamo in Italia. Magica la serata di Khaita a Venezia in Campo S. Trovaso: un teatro naturale sotto il cielo che un gruppo di veneziani sta cercando di far rivivere secondo le antiche consuetudini, con eventi culturali dedicati ai cittadini. Adriana, Monika, Petra e Marco hanno guidato un gruppo entusiasta di neofiti muovere i loro primi passi sotto le stelle. Un video della serata:

Tre paesi alle pendici del Monte Amiata hanno aperto le porte alle Danze Gioiose all’interno di iniziative per promuovere una cultura del territorio e dell’ambiente. Monticello, un piccolo paese dove convivono 42 diverse etnie, con l’invito a partecipare al locale festival etnico. Salaiola, durante l’annuale Festa della Luna, dove si alternano workshop e dimostrazioni di varie arti e discipline. Abbadia San Salvatore, che durante l’Eco Festival ha dedicato un’intera giornata ai bambini con le Danze Gioiose, il Kumar Kumari ed altre attività volte alla scoperta della natura.

E poi la partecipazione ad una festa di amici in Svezia, altri workshop e poi…..

Ho sicuramente dimenticato qualcosa e qualcuno perché sono state veramente tante le iniziative ma invito tutti a condividere foto e note delle varie attività nei nostri canali social. Ogni foto e ogni notizia ci fanno sentire parte della stessa famiglia, uniti nell’Insegnamento di Chögyal Namkhai Norbu!

Condividete e scrivete le vostre storie ed esperienze con noi!!!!

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Adriana Dal Borgo

Khaita alla celebrazione del 10° anniversario di Bodhicharya Kent

Il 5 giugno abbiamo avuto l’onore di presentare le Danze Gioiose Khaita a Ringu Tulku Rinpoche e al Sangha in occasione della celebrazione dei 10 anni di Bodhicharya Kent nel Regno Unito.

Khaita è stato parte dell’apertura dell’evento e una sorpresa per Ringu Tulku Rinpoche, preparata dai suoi studenti che erano a conoscenza del suo vivo interesse per i canti e le danze tibetane, in particolare per Khaita.

Oltre allo spettacolo di danza, abbiamo assistito a un breve documentario sulla storia di Khaita e abbiamo presentato a Ringu Tulku Rinpoche un’edizione speciale di “Message from Tibet”, la prima raccolta di 108 canti tibetani di Chögyal Namkhai Norbu.

Petra Zezulkova, una delle nostre danzatriici e coordinatrice dell’evento:

“Sono stata profondamente toccata dal discorso di apertura di Ringu Tulku Rinpoche. Ha sottolineato l’importanza dei canti e delle danze per preservare la cultura, in particolare per mantenere viva la lingua. Mi ha ricordato le parole di Chögyal Namkhai Norbu, secondo cui senza la lingua non ci saranno né testi né insegnamenti”.

Ringu Tulku Rinpoche ha continuato raccontando i suoi ricordi d’infanzia e come ricordava con affetto la gioia di riunirsi con la famiglia e gli amici, sempre cantando e ballando. Ringu Tulku Rinpoche si è detto contento e felice che siamo venuti a esibirci, affermando di aver sempre desiderato assistere a una performance dal vivo da quando ha scoperto Khaita online. Ha espresso il suo profondo rispetto e la sua gratitudine per la dedizione di Chögyal Namkhai Norbu ai canti e alle danze tibetane.

Personalmente, l’intero discorso mi ha profondamente commosso. Credo che, poiché l’evento è stato filmato per l’archivio, rappresenti una bella opportunità per le generazioni future di assistere al progetto Khaita di Chögyal Namkhai Norbu come ponte di comunicazione e passo verso un’ulteriore collaborazione tra due sangha”.

Desideriamo esprimere la nostra sincera gratitudine al team di Bodhicharya, Cesare Saguato e Vanessa Matthews, per averci invitato e per essere stati così gentili padroni di casa, e a Julieann Natwal per le splendide foto. Desideriamo inoltre ringraziare il London Institute of Tibetan Studies: Shang Shung UK e Lekdanling – Centro Culturale Tibetano per il loro supporto organizzativo, in particolare Julia Lawless e Jamyang Oliphant.

L’evento è stato filmato da The Meridian Trust – A Tibetan Buddhist Film Resource. Ringu Tulku Rinpoche parla dei canti tibetani all’inizio della registrazione (min. 3:10 – 13:00):

https://meridian-trust.org/video/342-eight-verses-1of2_pm002561a/

Lena Dumcheva

Khaita al Ligmincha Sangha

I corsi di Khaita con l’istruttore Wojciech Torczyński si sono svolti prima e durante il ritiro estivo presso il centro di ritiro Ligmincha di Tenzin Wangyal Rinpoche vicino a Varsavia, in Polonia.

“È bello provare gioia e rilassamento allo stesso tempo: questo è ciò che ho provato prima di condurre questo corso introduttivo e per la prima volta, una pratica ‘esterna’ per Ligmincha. Quando sono arrivato a Chiamma Ling la situazione è migliorata ad ogni sessione.. La comunità Ligmincha è molto dedita alla pratica, consapevole e collaborativa. Le sessioni di Khaita sono state frequentate da un gran numero di partecipanti, la maggior parte dei quali ha danzato questi passi per la prima volta. Questa pratica di presenza nel movimento è stata ampiamente apprezzata e riconosciuta come un utile complemento al programma del loro corso.

Indipendentemente dall’età e dalla forma fisica, le persone si sono avvicinate alle danze con grande entusiasmo e gioia. Soprattutto i partecipanti hanno osservato e compreso come questa pratica abbia un impatto positivo sul loro stato di corpo, energia e mente. Molti hanno letteralmente espresso e condiviso l’esperienza di gioia e armonia che si è creata con la pratica di Khaita. Vale la pena sottolineare che questo è il vero messaggio e significato del Khaita. Provo grande soddisfazione e gratitudine per questa opportunità”.

Durante l’ultimo giorno del ritiro, Tenzin Wangyal Rinpoche ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra i Sangha, compresa la Comunità Internazionale Dzogchen.

Wojciech Torczyński

Workshop Khaita al Buddhafest in Ungheria

Buddhafest si è svolto dall’11 al 13 agosto 2023 a Sikonda, in Ungheria. È stato organizzato dalla Chiesa e Collegio Buddista Dharma Gate di Budapest, che offre anche uno spazio alla Comunità Dzogchen ungherese per le pratiche regolari. I partecipanti al corso hanno potuto conoscere le diverse tradizioni del buddismo nell’ambito delle pratiche sedute e di movimento. Non solo Khaita, ma anche la Vajra Dance e lo Yantra Yoga hanno offerto la possibilità di sperimentare pratiche legate al movimento.

Il festival si è svolto nella splendida zona meridionale dell’Ungheria e tutti i programmi si sono svolti all’aperto in un campo estivo sotto gli alberi. Questo luogo spazioso ha offerto l’opportunità di creare nove palcoscenici. Otto di essi erano collegati agli otto preziosi simboli buddisti e il nono portava il simbolo dello specchio ed è diventato la sede della Danza del Vajra. Lo stage Khaita è stato collocato sotto lo Stendardo Vittorioso.

Il workshop Khaita ha fatto parte del festival e si è svolto sabato (1,5 ore) e domenica (2 ore) ed è stato condotto dalle studentesse del Programma di Formazione Khaita, Nadiia Gnatenko e Martina Krejčová. Il programma del seminario, la preparazione dei materiali e l’organizzazione sono stati realizzati in team con danzatori Khaita dall’Ungheria e dalla Repubblica Ceca, che hanno anche partecipato al workshop per sostenerci: Ákos Novotny, Květa Švédová, Eva Strouhalová e Laci Kléri. Le foto e i video sono stati realizzati da Pavel Petráněk.

Abbiamo scelto le danze con temi che corrispondono al festival: i valori e simboli buddisti, il portare beneficio a tutti gli esseri.

Entrambi i giorni abbiamo iniziato a danzare Khaita per attirare l’attenzione della gente, perché eravamo all’aperto e molte persone passavano di lì. Poi abbiamo spiegato brevemente cosa sono le Danze Khaita, da dove provengono, ecc. Dopodiché abbiamo invitato tutti a partecipare a un breve riscaldamento e poi abbiamo iniziato a danzare.

Il primo giorno abbiamo insegnato le danze So Yarelo e Tashi Dangpo a circa 20 partecipanti. Abbiamo anche cantato Tashi Dangpo e prima di cantare Nadiia ne ha spiegato il significato. Le persone hanno ricevuto un bel volantino con il testo della canzone e altre informazioni, alcuni link importanti dove poter trovare più informazioni su Khaita, sui prossimi corsi e su un luogo in Ungheria dove poter danzare.

Il secondo giorno abbiamo iniziato come il primo con una danza, un riscaldamento e una breve spiegazione e abbiamo ripetuto le danze del primo giorno con 10 partecipanti. Poiché faceva molto caldo e il posto era in parte al sole, è stato molto difficile danzare. Così, dopo un’ora, quando siamo arrivati alla pausa, la gente sentiva molto caldo e la maggior parte non è tornata. Ma due ballerini entusiasti, giovani e forti sono rimasti e abbiamo continuato insegnando Monzhey. Abbiamo anche spiegato e danzato Tala Shipa e Ala Lamo Se.

Crediamo che alle persone sia piaciuto molto danzare e cantare. Siamo rimasti davvero sorpresi dalla rapidità con cui hanno imparato i passi base e alcune delle danze. Li abbiamo anche sfidati a scambiarsi le khatag nella danza Tashi Dangpo: tutti abbiamo apprezzato l’atmosfera gioiosa e felice.

Vorremmo ringraziare Adriana Dal Borgo che ci sta guidando a diventare buoni istruttori e ci sostiene nelle attività, la Chiesa e il Collegio Buddista Dharma Gate per l’opportunità unica di partecipare al Buddhafest, tutti coloro che hanno partecipato al workshop e i nostri compagni di corso che ci sostengono commentando le nostre attività e i nostri video.

Martina Krejčová e Nadiia Gnatenko

Evento per il compleanno di HHDL in Francia

Istituto Vajra Yogini Centro FPMT

9 luglio 2023

Come ogni anno, il compleanno di Sua Santità è un grande giorno di festa tra i tibetani e le comunità buddiste. Per alcuni anni, all’Istituto Vajra Yogini, l’evento è stato celebrato con una puja e un pranzo insieme alle poche famiglie tibetane che vivono nella zona. Ma più recentemente abbiamo introdotto le Danze Gioiose Khaita in modo improvvisato, suonando una canzone alla fine del pranzo. Negli ultimi due anni, eravamo in due a presentare una danza e poi invitavamo gli altri a danzare qualche semplice Khordro [circle dances][danza in cerchio], dato che pochi del pubblico partecipavano alle sessioni di Khaita che guidavo prima. In quelle occasioni, era molto bello vedere i tibetani che si univano a noi, naturalmente conoscendo alcuni passi!

Quest’anno l’evento ha subito una svolta: l’insegnante residente, Ghesce Tenzin Loden, ha deciso che la celebrazione si sarebbe svolta la domenica successiva al 6 (che è la vera data del compleanno di HHDL), in modo che la maggior parte dei tibetani potesse partecipare. Le famiglie si sono organizzate e hanno affittato un intero autobus per poter venire insieme.

Petra e Sharina si sono unite al gruppo e un amico tibetano, Karma, mi ha contattato per preparare qualcosa insieme. Abbiamo allenato le danze Tendrel Sangpo e Phuyana, scelte da Karma per il loro significato, solo che, non potendo allenarci molto, non abbiamo organizzato nessuna coreografia specifica.

I tibetani hanno preparato una danza e una canzone con i bambini. Noi quattro abbiamo presentato le due danze e una signora si è unita spontaneamente a noi per Tendrel Sangpo. Una giovane donna appena arrivata dal TIPA (Tibetan Institute of Performing Arts) ha cantato una bellissima canzone. Poi molti si sono uniti a noi per danzare insieme i khordro. Non essendoci una vera e propria organizzazione, Petra è stata la nostra DJ, mentre Sharina ha fatto un’ottima impressione all’insegnante residente che ha potuto vedere una donna cinese ballare perfettamente E cantare canzoni tibetane!

Abbiamo poi ripetuto tutti insieme Yudrang Tsanga Shikshik, che il gruppo tibetano aveva presentato in precedenza, alcune danze tradizionali e alcune danze facili delle collezioni Khaita. Nel frattempo sono stati distribuiti Kapse e rinfreschi. Il caldo non ha impedito a nessuno di godersi questi momenti.

Non posso fare a meno di pensare che, insieme a circostanze diverse, l’introduzione del Khaita abbia dato un’altra dimensione a questo evento e abbia aiutato i tibetani a recuperare questo aspetto della loro cultura per rendere l’evento una vera festa.

Clotilde Hubert