Dall’ Umdze Training per la pratica di Mandarava, 24 febbraio 2025 pomeriggio, a Dzamling Gar

Ho iniziato a fare questo training Umdze quando Rinpoche era ancora vivo e sosteneva molto l’idea di imparare a cantare correttamente le pratiche. Naturalmente, questo non significa che tutti possano diventare bravi cantanti, perché per questo c’è bisogno di allenamento e di una sorta di talento naturale. Tuttavia, dovremmo cercare di fare le cose con il ritmo corretto, di essere intonati e di imparare almeno le melodie di base. Questo lo possono fare tutti.

È una cosa importante, perché qualsiasi cosa facciamo nella tradizione Vajrayana è al livello delle nostre tre porte. Il suono è legato al principio dell’energia o della voce, e la melodia fa parte del principio del suono e di come ci muoviamo con le note musicali.

È importante capire come la gran parte delle pratiche che Rinpoche ci ha trasmesso e che noi stiamo facendo non provengano dai monasteri del Tibet o da pratiche che Rinpoche ha appreso da alcuni lama. La maggior parte di esse proviene dalla visita di Rinpoche ad altre dimensioni nei suoi sogni. Per esempio, nei suoi sogni ha visto come fare la ganapuja. Il nostro modo di fare la ganapuja non si riscontra da nessun’altra parte e se andate in Tibet o in Nepal, nessuno la fa come noi. Tutto deriva dall’esperienza personale di Rinpoche e ciò che ha imparato attraverso i suoi sogni lo ha insegnato a noi. È un aspetto molto importante e dovremmo cercare di mantenere questa tradizione.

Anche quando riceviamo i diciotto potenziamenti dello Dzogchen Semde, con la sua presentazione del mandala, eccetera, uno dei principi importanti è quello di mantenere la tradizione così com’è. Per questo motivo dovremmo cercare di continuare in questo modo, perché non si tratta di qualcosa legato solo alla cultura ma anche alla trasmissione. Dobbiamo saper distinguere tra cultura e trasmissione perché non sono la stessa cosa. Stiamo cercando di continuare, almeno io sto cercando di continuare con tutto il mio impegno, a mantenere la trasmissione di Rinpoche così come è stata insegnata in origine, in modo puro, sperando che in futuro possa essere di beneficio a tutti coloro che sono interessati a farlo.

La pratica di Mandarava è un insegnamento terma che Rinpoche ha ricevuto nel 1984 e fa parte delle trasmissioni dell’Anuyoga. L’Anuyoga è una via della trasformazione, ma si occupa più dell’essenza della nostra condizione che di fattori o elementi esterni, come il chiedere benedizioni. Anuyoga significa risalire al principio della potenzialità primordiale come avviene nell’insegnamento Dzogchen, ma lavora soprattutto attraverso le tre porte del corpo, della voce e della mente, in particolare lavorando con l’energia.

Abbiamo una versione lunga di questa pratica, oltre a versioni medie e brevi e, in generale, il suo beneficio a livello relativo è quello di armonizzare o coordinare l’energia dei nostri cinque elementi. Nel Vajrayana, quando ci riferiamo ai cinque elementi, essi sono generalmente personificati come cinque dakini e per questo motivo potremmo anche dire che la pratica di Mandarava è una pratica delle cinque dakini. Questo è il motivo per cui abbiamo tutti questi mantra con le sillabe seme delle cinque dakini BAM HA RI NI SA legate alla natura dei cinque elementi, a sua volta in relazione con la nostra condizione primordiale. Non si tratta di qualcosa di esterno a noi e non chiediamo una benedizione esterna, ma attiviamo la nostra energia, il nostro potere e la nostra forza naturali. Per questo motivo chiamiamo la pratica Mandarava una pratica di lunga vita, perché la lunga vita si riferisce ai nostri elementi.

In generale, abbiamo diversi elementi della vita come sog, la forza vitale, tse,o la capacità della nostra forza vitale di rimanere stabile, e così via. Lo facciamo attraverso il coordinamento dei cinque elementi. Questo è il principio. Poi, naturalmente, tutte le pratiche Vajrayana sono legate alla trasmissione, che significa andare al principio di quello che nello Dzogchen chiamiamo lo stato del guruyoga o l’essere nella nostra vera natura. Questo è il livello ultimo. Se conoscete la pratica Mandarava, alla fine, dopo aver fatto tutti questi stadi di visualizzazione, scopriamo finalmente cos’è la vera dakini. Dakini non è solo una manifestazione femminile di qualcosa. Questo è a livello relativo. La vera dakini è il nostro stato primordiale con la sua energia, questo è chiamato dakini primordiale. Quando si raggiunge questo livello, significa che l’anuyoga giunge al principio dell’atiyoga o dello dzogchen. Questo è il principio fondamentale di questa pratica.