Ho conosciuto il Maestro nel 1989. A quel tempo stavo rientrando da un viaggio in Francia dopo essere stato in un monastero Karma Kagyü dove avevo conosciuto diversi Maestri di quel lignaggio e anche del Drupa Kagyü.
Quando Marisa ed io tornammo da quel viaggio, la nostra comune amica Jennifer Fox ci disse di aver visto a New York un Maestro che l’aveva a tal punto impressionata da volerci dare una sovvenzione per andare a Tsegyalgar perché lo conoscessimo anche noi. Onestamente non avevo voglia di alcun nuovo maestro in quel momento ma, visto il grande entusiasmo e l’offerta di Jennifer, accettai.
Dato che non parlavo inglese e sapevo che il Maestro sarebbe andato a Caracas dopo Conway, chiesi a Jennifer se era lo stesso per lei che usassimo soldi per andare in Venezuela, al che rispose che le interessava solo che noi conoscessimo Chögyal Namkhai Norbu, non importava dove. Così quell’anno ci dirigemmo a Caracas.
Una volta Venezuela, noi e altri andammo ad accogliere il Maestro all’aeroporto. Onestamente non avevo aspettative. Ma quando uno sconosciuto vestito di rosso con uno strano cappello scese dall’aereo, scoppiai a piangere incontrollatamente senza motivo. Non avevo mai provato un’emozione simile prima! Il giorno dopo, a causa dei sogni che avevo fatto quella stessa notte e del mio stato emotivo, realizzai con certezza assoluta di essere arrivato a casa. Avevo trovato senza cercarla la persona che avrebbe segnato la mia vita e la via verso l’amore.
Sei mesi dopo il Maestro venne in Argentina e organizzammo il primo ritiro in un centro di suore focolarine a Córdoba. L’anno seguente, con l’aiuto della Comunità Internazionale, riuscimmo ad acquistare il sito dove il Maestro fondò Tashigar Sud.
Tashigar Sud è la mia casa, il Maestro è la mia casa, l’Insegnamento è la mia casa… intendo dire che tutto quello che faccio verte attorno a questo, anche se è soltanto scrivere una poesia, comporre una canzone o qualunque altra cosa, al centro di tutte queste attività ci sono il Maestro e l’Insegnamento. E ovviamente anche il Sangha, senza il quale nessuna di queste cose esisterebbe.
Mi sono trasferito a Tashigar Sud ventidue anni fa, là ho creato la mia famiglia assieme a Noe. Abbiamo due belle figlie molto vicine al Dharma, Zoe e Uma, che vivono sempre là, sono cresciute fra ganapuje, pratiche, Canto del Vajra e giochi insegnati dal Maestro (a proposito, entrambe sono ottime giocatrici di bacghen!).
Questa è la mia vita, i miei amici sono lì, quando esco di casa vedo lo stupa che abbiamo eretto… non posso che ringraziare e ancora ringraziare il Maestro per questo meraviglioso dono e tutti quelli che oggi contribuiscono a conservarlo.
Per quanto riguarda il mio lavoro di artista, ad esempio, dopo che il Maestro aveva tenuto alcuni insegnamenti sul ritiro al buio, mi ero chiesto: e se facessimo teatro al buio? E se togliessimo dal teatro la più importante delle sue componenti, la luce? Ne parlai al Maestro e poi iniziai a testare questo progetto con il mio gruppo. Così negli anni ’90 rappresentammo la prima pièce al buio, intitolata Caramelo de Limón (caramella al limone). Ebbe un grande successo e la portammo in molte città. In seguito, molti gruppi teatrali iniziarono a lavorare in tal senso. Questo è un esempio di come l’incontro con Chögyal Namkhai Norbu ha influenzato la mia vita creativa.

Copertina CD
Anche nelle commedie che scrivo, nei poemi e nelle canzoni su cui sto lavorando attualmente, in tutti si trova un poco del Maestro e del seme suoi insegnamenti. Tutto ciò non è un qualche cosa che faccio di proposito, mi sorge naturalmente, penso che l’esperienza sia simile per tutti i suoi discepoli e le persone che hanno conosciuto il Maestro, tutto è imbevuto della sua presenza.
Poi iniziai a scoprire il fatto di eseguire io stesso la musica. I miei spettacoli avevano sempre una stretta relazione con la musica, tanto che nel 1983 avevamo fatto un’opera rock con grandi musicisti amici. Ma era sempre dall’altra parte, facevo la regia, creavo la scenografia, o scrivevo i testi. Avevo cinquanta anni quando la mia amica Marisa mi diede una chitarra acustica e da quel momento iniziai a studiare chitarra, poi sassofono, poi il piano a infine la fisarmonica. Naturalmente suonavo male tutti quegli strumenti, ma questo mi portò in un mondo dove mi sentivo molto a mio agio, quello della composizione. Così ora scrivo testi di canzoni, lavoro sulle melodie e ho la fortuna di essere circondato da grandi musicisti che completano e armonizzano le canzoni, come Diego Bravo con cui ne ho fatto la maggior parte, Grabriel Bracieras e Diego Lucientes. Sono profondamente grato a tutti loro.

Copertina CD
Al momento ho scritto circa venticinque pezzi, venti sono già sul mio canale You Tube (Ricardo Sued) perché, oltre alle canzoni, per ciascuna di esse realizzo un video che le rende anche molto accattivanti. Per questo, lavoro con gruppetto di persone molto talentuose e creative, le nostre sono piccole produzioni ma cerchiamo sempre di fare qualche cosa di interessante.
I miei progetti sono di andare avanti con la pratica, cercando di capire sempre di più in profondità tutte quelle meraviglie che il Maestro di ha lasciato e di applicarle nella mia vita in ogni momento.
Su nel ciel c’è una nuvoletta
vi abbiamo eretto un gran palazzo
anch’esso della sostanza di una nuvola
Su nel ciel c’è una nuvoletta
su cui si erge il nostro amore
anch’esso della sostanza di una nuvola
Su nel ciel c’è una nuvoletta
ci sta sopra il nostro mondo
anch’esso della sostanza di una nuvola
Sul nel ciel c’è una nuvoletta
ci stan sopra tutte le gioie e le felicità
anch’esse della sostanza di una nuvola
Su nel ciel c’è una nuvoletta
ci stan sopra tutte le sofferenze e le tristezze
anch’esse della sostanza di una nuvola
Su nel ciel c’è una nuvoletta
ci stan sopra tutti i progetti della mia vita
anch’essi della sostanza di una nuvola
Sul nel ciel c’è una nuvoletta
ci stan sopra tutti i miei ottenimenti
anch’essi della sostanza di una nuvola
Sul nel ciel c’è una nuvoletta
ci stan sopra tutte le frustrazioni di questa mia vita
anch’esse della sostanza di una nuvola
Devo finire questa poesia
perché ha cominciato a piovere…
Fra poco il cielo sarà limpido
e il blu risplenderà