Urara Taoka, Timo Moss, Lourdes Velaochaga

The Mirror: Potete dirci come è nata l’idea di questa bellissima celebrazione per i dieci anni di Dzamling Gar?

Il concetto della celebrazione dei 10 anni di Dzamling Gar ha avuto origine da una visione condivisa nella nostra Comunità Internazionale, per onorare un decennio di esperienze significative. Questa visione è fondata profondamente negli insegnamenti e nei desideri del nostro prezioso Maestro, per quanto riguarda questo Gar, ed esprime anche gratitudine e rispetto per le Isole Canarie, la sua cultura e le tradizioni. La celebrazione ha come scopo quello di abbracciare una realtà multi culturale attraverso la danza, la musica e varie espressioni che consideriamo cruciali per il benessere e l’evoluzione dell’umanità. L’idea è stata oggetto di svariate discussioni in collaborazione, intuizioni creative e un impegno sincero per creare un evento che rifletta l’essenza e lo spirito della nostra comunità. Oltre a commemorare un anniversario significativo, la celebrazione aspira a incrementare la collaborazione, la gioia e un profondo senso di gratitudine tra tutti i partecipanti, le Isole Canarie e, naturalmente, il nostro prezioso Maestro.

M: Quali sono i punti principali a cui siete pervenuti all’inizio del progetto?

Due punti cruciali sono emersi fin dall’inizio nel processo di pianificazione:

Il due di dicembre: integrazione e rispetto culturale.

L’enfasi di questa giornata è stata sul coltivare l’ integrazione e mostrare rispetto per la comunità locale e la cultura canaria. Il progetto aspirava ad assicurare che la celebrazione non solo riconoscesse la bellezza dell’ambiente, ma anche aveva come fine quello di coinvolgere attivamente e onorare la ricchezza culturale delle Isole Canarie. Questo ha significato incorporare le tradizioni e gli usi locali, con gli sforzi di collaborazione della comunità.

3 dicembre – Collaborazione come Gar Globale

Gli eventi in programma per il 3 dicembre avevano come focus principalmente quello di promuovere la collaborazione all’interno della Comunità Internazionale e i membri del Gakyil di ogni Gar in maniera globale. L’intenzione era quella di creare un senso di integrazione e uno scopo condiviso tra le diverse culture di tutto il mondo, incoraggiando la collaborazione, il sostegno e l’apertura . Il punto centrale della collaborazione aveva come fine quello di rafforzare i contatti tra i diversi Gar, rinforzando il network globale e gli sforzi collettivi verso una visione comune.

M: Come siete giunti a creare un/i team che avete utilizzato e qual è stato il quadro generale dei team?

Abbiamo formato diversi piccoli gruppi per affrontare i diversi aspetti del progetto. Il team della programmazione era responsabile per programmare lo schema degli eventi, il graphic design e il team delle comunicazioni aveva a che fare con l’aspetto visuale e i messaggi, mentre il team delle relazioni con gli ospiti e gli invitati, trattava le interazioni e gli inviti. Abbiamo anche avuto un team per gli aperitivi centrato sull’esperienza culinaria, un team per il webcast, un team per i media visivi e il design, un team di direzione artistica per l’evento.

Poi il team ha iniziato la collaborazione con vari individui ed istituzioni per La Giornata dell’Esperienza, il tre di dicembre . La fase preparatoria ha comportato lo scambio di numerose email e chiamate via zoom, per promuovere attività a distanza.

Come risultato, l’iniziativa si è conclusa con la formazione di 12 diversi team. Incredibilmente oltre 80 karma yoga hanno partecipato attivamente e contribuito al successo generale dell’evento.

M: Potete dire qualcosa circa il processo concreto che avete utilizzato e il modo in cui vi siete mossi nell’organizzazione per ottenere il massimo dagli sforzi?

Abbiamo dato il via al progetto 7 mesi fa, riconoscendo la quantità notevole di lavoro necessaria e avendo a disposizione un team inizialmente limitato. A luglio abbiamo stabilito a grandi linee la direzione del progetto, ma ci sono voluti alcuni mesi per connetterci con i membri dei Gakyil di ogni Gar. Questo ritardo non era dovuto a una mancanza di volontà di collaborare, ma piuttosto perché le persone erano occupate con altri impegni locali e molti non usavano l’email ufficiale, rendendo così la comunicazione difficoltosa. Lo stesso è stato il caso quando abbiamo contattato la danza, l’arte e gruppi dei media in relazione alla città. Fortunatamente in tutti i casi abbiamo trovato dei modi per rendere la comunicazione più efficace e svelta e tutto è andato nel modo giusto.

M: Vi siete goduti questo processo? Quali sono state le gioie e i problemi?

Assolutamente sì. Ci siamo veramente divertiti durante tutto il processo e siamo felici di condividere le nostre esperienze, i problemi e le gioie.

Cominciamo con i problemi, dei quali potremmo parlare all’infinito, sempre con un sorriso. Per noi è stata un’esperienza unica usare tutta la sede per un evento come un House Gar ed è stato un gran lavoro spiegare il progetto a grandi linee ed assicurarsi che tutti avessero capito.

Abbiamo fatto tutti gli sforzi che si possono immaginare , dall’ uso dei microfoni per spiegare l’evento dopo la Gana Puja diverse volte, creando e condividendo video su whatsapp, postando annunci sulla mailing list di Dzamling Gar e di Norbunet , cercando la collaborazione da parte del IDC e mandando annunci a tutti i membri del IDC. Nonostante i nostri più grandi sforzi, la comunicazione si è rivelata una notevole sfida e abbiamo capito che questa è una manifestazione di informazioni sul sovraccarico e la proliferazione dei canali di comunicazione oggigiorno.

D’altra parte, cercare di trovare soluzioni piuttosto che restare intrappolati in discussioni nel corso di tutto il processo, a diversi livelli e su diversi argomenti , è stata un’esperienza notevole e di apprendimento . Ascoltando e imparare a fare un compromesso per trovare la migliore soluzione, considerando la riuscita finale dell’evento, è stato essenziale. Abbiamo realizzato che la qualità dell’evento sta nei dettagli, e imparare a prendere decisioni come team ha reso questa esperienza veramente unica.

Tornando alla comunicazione via e-media, è stato solo tre giorni prima dell’evento che i membri di Dzamling Gar hanno capito veramente l’intero programma.

Tuttavia, una volta che c’è stata questa comprensione, il nostro piccolo team si è trasformato magicamente in una forza potente. Rinpoche ha spesso enfatizzato l’importanza della comunicazione, riconoscendone la difficoltà, soprattutto in una comunità internazionale come Dzamling Gar, dove le barriere linguistiche aggiungono un ulteriore strato di complessità. E, naturalmente, affrontando la sfida di lavorare con i nostri ego individuali. Quando ci sentiamo stanchi, la nostra tolleranza per gli errori altrui può diminuire, portandoci a diventare difensivi. Questo a sua volta può aumentare i conflitti, specialmente quando ci sono differenze di opinione.

Alcuni anni fa, c’è stato un importante consiglio da parte di un vecchio praticante di tutto rispetto: ‘Soprattutto in tempi difficili cercate di essere gentili con gli altri. Anche quando ci sono degli errori, è importante trattare gli altri con gentilezza e compassione’.

Ed ora la grande gioia! Assistere ai volti felici di tutti i nostri ospiti e membri presenti ci ha portato immensa gioia.

Erano veramente immersi nella musica, nelle performance, nella nostra ospitalità, nel cibo squisito e nell’ atmosfera unica di Dzamling Gar. Con sincera speranza, speriamo di avere creato connessioni significative che dureranno nel tempo, come delicati fili di ricordi che tessono un tessuto di memorie condivise come comunità di fratelli e sorelle del Vajra.

M: Come avete fatto a far fronte alle spese? C’è stato un aiuto finanziario da parte della gente? Come siete riusciti a raccogliere il denaro?

L’aiuto finanziario da parte dei nostri membri ha avuto un ruolo cruciale nel rendere questo evento possibile. E’ interessante che abbiamo cominciato con un budget zero ed è divertente notare che non solo dovevamo raccogliere fondi ma anche dovevamo trovare il modo di riuscire a farlo.

Abbiamo organizzato quattro cene del venerdì, offrendo cucina Ucraina Georgiana, cibo giapponese, un concerto ed altro, raccogliendo un totale di 7.000 €. Inoltre siamo stati fortunati a ricevere donazioni generose per un totale di 1.500 €. Il Comune di Adeje ha avuto un ruolo vitale, offrendo un autobus per i 50 danzatori e musicisti.

I fondi che abbiamo raccolto con successo hanno coperto tutte le spese. Tutto dall’inizio alla fine è stato molto speciale e tutte le circostanze si sono manifestate in modo magico. Vale la pena menzionare che l’intero processo era basato sul concetto di karma yoga. Semplicemente abbiamo coperto i costi di trasporto per i collaboratori e le cose da trasportare, oltre alle spese per il cibo. Questo successo è stato veramente il risultato di uno sforzo collaborativo alimentato dalla dedizione condivisa e dall’energia positiva.

M: La celebrazione è andata molto bene e si è rivelata a un livello veramente professionale. Avete qualche consiglio per altri centri della comunità su come gestire celebrazioni come questa?

Se siete abbastanza fortunati di trovare un professionista che vuole impegnarsi nel karma yoga, sarebbe di grande beneficio dargli fiducia e il potere di portare avanti il compito in modo efficace. Inoltre avendo già un bilancio in essere, si eliminerebbe la necessità di responsabilizzarlo per la raccolta di fondi, oltre a prendersi cura di tutta l’organizzazione, il che renderebbe l’esperienza un po’ più facile. D’altra parte, avendo un manager per la comunicazione, una persona versatile che svolga questo ruolo, o idealmente un team che includa persone capaci di destreggiarsi nei social media e creare un archivio visuale, sarebbe di grande supporto per la coordinazione generale e per raggiungere gli obiettivi degli sforzi.

M: Per favore dite liberamente come è stata l’esperienza per ognuno di voi che vi siete sobbarcati un impegno così grande.

Abbiamo avuto dei suggerimenti di grande valore da organizzatori professionisti di eventi. Al di là della mole apparente, questa impresa essenzialmente consiste in un accumulo di tanti piccoli pezzi. Frammentare tutti gli impegni in pezzi gestibili e completarli ad uno a uno è la chiave. Non c’è nessuna magia in questo. Questo approccio fa sì che le persone possano facilmente farsi carico di piccoli compiti. Tuttavia , una collaborazione di successo richiede preparazione e un solido programma. Non è utile fare affidamento unicamente sulla collaborazione spontanea. Spesso la gente ha desiderio di aiutare, ma non sa come fare. Il gruppo di karma yoga si è dimostrato efficiente a questo proposito.

Infine, forse la cosa più importante è stata un’esperienza notevole di lavoro di collaborazione con tutti i Gar e gli enti, che hanno manifestato la funzione del Gar Globale. Grazie alla collaborazione, all’impegno e al cercare di fare del nostro meglio, siamo stati in grado di rendere questo primo evento significativo un successo con molti visi felici. La collaborazione e l’energia ispiratrice del Maestro, delle guardie e i suoi insegnamenti, sono stati la forza che ha guidato e ci ha permesso di superare sfide e creare momenti indimenticabili pieni di esperienze. Questi momenti diventeranno lezioni di grande valore per i progetti futuri ed eventi pubblici. Apprezziamo la fiducia e il supporto di ognuno di voi, sia nel retro che in prima linea. Ognuno di voi è stato un elemento chiave in questo meccanismo. Non vediamo l’ora di continuare a collaborare per progetti futuri ed eventi a Dzamling Gar. Traduzione italiana di Gloria Ramita Cugurra