La mostra di arte presentata dallo Spazio Dinamico degli Elementi per il decimo anniversario di Dzamling Gar

18 dicembre 2023

The Mirror: grazie per aver acconsentito all’intervista. Puoi darci una breve introduzione di come lo Spazio Dinamico degli Elementi ha avuto inizio, di come Chögyal Namkhai Norbu era coinvolto e di come hai manifestato il desiderio di Rinpoche?

Migmar: nel 2015, 2016 Rinpoce ha voluto fare qualcosa per lavorare con i giovani. Così ha detto che dovevamo fare qualcosa per creare lavoro per i giovani. Se creiamo questi tipi di lavoro, allora i giovani possono vivere vicino alla Comunità e in questo modo ci sarà una continuazione.

Poi Rinpoche mi ha mandato in Cina per creare questa associazione chiamata Associazione Ati Yoga. Quindi abbiamo fatto questa associazione e abbiamo cercato di fare un po’ di business con il vino, poi abbiamo creato questo scambio artistico tra artisti orientali ed europei: uno scambio culturale.

Poi quando sono tornato dalla Cina, Rinpoche mi ha dato del denaro per continuare questo lavoro. Con l’associazione cinese abbiamo fatto qualche scambio con vino e cultura. Quindi io ho restituito immediatamente il denaro, ma Rinpoche ha detto che avrei dovuto tenerlo e usarlo per sviluppare questo progetto, così avevamo abbastanza denaro per poter andare avanti.

Da questo punto, abbiamo fatto questo lavoro con i giovani e abbiamo fondato il progetto artistico chiamato Dynamic Space of Elements (Spazio Dinamico degli Elementi) https://dynamicelements.org/?p=109&lang=en. A quel tempo lavoravamo con molti artisti che facevano lavori di ceramica, pittura e molti altri tipi di produzione artistica.

Ho chiesto a Rinpoche di scegliere un nome per il gruppo e lui disse che avrebbe lasciato questa responsabilità a Rosa Namkhai e Rosa ha scelto questo nome. Quindi continuiamo ad usare questo nome per l’associazione culturale che abbiamo sviluppato piano piano e sempre di più.

Dapprima abbiamo dato ai giovani la possibilità di venire a Merigar, poi abbiamo trovato un posto dove potessero lavorare assieme e abbiamo cercato di trovare del lavoro per loro. Abbiamo lavorato per l’ illustrazione di libri, nel restauro del Gönpa, per i dipinti d’astrologia, questo tipo di lavori, loro si sono uniti a noi e lentamente si è sviluppato questo Spazio Dinamico degli Elementi.

M: da dove arrivavano questi giovani? Dall’Amiata, dall’Italia o dalla Cina?

MT: alcuni provenivano dalla generazione giovane vicino a Merigar, altri provenivano da scuole d’arte e da università , alcuni dalla università di arte di Roma che si chiama Belle Arti. Hanno capito che stiamo facendo questo tipo di organizzazione e poco a poco si sono uniti a noi. Poi hanno imparato le pratiche della nostra Comunità e hanno seguito la Comunità, e l’aspetto sociale della Comunità. Così quando non avevano esami venivano a Merigar ad aiutare.

M: si sono anche interessati agli Insegnamenti?

MT: sì, ora sanno fare la Gana Puja, fanno qualsiasi cosa, sono interessati a molti video di Rinpoche, agli audio ed ora stanno studiando.

M: I dipinti della mostra vengono da questo gruppo di studenti?

MT: sì, questi dipinti vengono da questo gruppo di studenti. Ci sono anche molti artisti che vengono non solo dalla Cina, ma dalla Russia, dall’America, dall’Olanda. Molti artisti si sono uniti a noi per lavorare. Quindi vedete che questi lavori di arte individuale non hanno un singolo nome, perché noi cerchiamo di lavorare insieme come team. Questa è la nostra idea di imparare a lavorare insieme e a collaborare.

Per alcuni di questi lavori avevamo una precisa idea di quello che volevamo, come per esempio per l’illustrazione di libri, eccetera, e per altri non avevamo nessuna idea e gli artisti potevano fare come volevano.

M: come è venuta fuori l’ idea per questa mostra a Dzamling Gar?

MT: lo scorso anno quando stavamo restaurando il Gonpa, Titi era presente e ha parlato dell’ anniversario del decimo anno di Dzamling Gar e io le ho detto che se voleva avrei potuto fare una mostra per questo evento. Lei ha detto sì grazie e così l’abbiamo fatto.

M: lo hai già spiegato un po’, ma qualcuno si chiede perché questi dipinti non abbiano il nome dell’artista.

MT: sì, lavoriamo assieme per lo Spazio Dinamico e quindi non usiamo i nomi individuali e tutti lavorano per lo Spazio Dinamico e anche per la Comunità Dzogchen. Questo è il nostro fine.

M: alcuni di questi lavori sono stati creati per un libro che dovrebbe uscire presto; puoi dirci qualcosa a riguardo?

MT: questo è un libro basato sulle molte storie che Rinpoche ha raccontato nel corso degli anni. Erano storie per aiutarci a capire gli insegnamenti in modo più facile. Queste storie sono state raccolte da Oliver Leick e lui ha chiesto se potevamo fare delle illustrazioni e dei disegni, quindi abbiamo fatto tutti questi disegni per il libro; diversi artisti e diverse storie. Il libro dovrebbe essere pronto per il prossimo anno.

M: hai fatto altre mostre in posti diversi?

MT: si, abbiamo fatto mostre ad Arcidosso, a Roma, su diversi temi e con diversi lavori artistici. Se abbiamo la possibilità, vorremmo portare queste mostre in molti altri posti per dare il messaggio che lavoriamo assieme e come si può imparare a lavorare assieme.

Abbiamo un un’arte veramente unica, usando gli elementi, che non si può trovare in nessun altro posto. Molti giovani artisti hanno molte idee, facciamo così tante opere, abbiamo distrutto molti lavori perché non eravamo soddisfatti e alla fine sappiamo come dovremmo fare, quindi quest’arte si sta sviluppando.

Abbiamo un’arte basata su come gli elementi si muovono e, semplicemente guardando l’arte, l’arte tradizionale, vedete la spiegazione riguardo a quell’opera e poi venite a conoscenza degli elementi e come gli elementi funzionano.

Poi stiamo lavorando su questo nuovo tema, su come si muore e come ci si sviluppa nel grembo materno e questo è un nuovo modo di comunicare riguardo la vita e la morte. Abbiamo già 10 dipinti su questo argomento, abbiamo ancora da fare e poi dovremmo comunicare i colori e come svolgere il lavoro. Questo è qualcosa come una nuova arte.

M: usate delle sostanze o dei minerali in relazione agli elementi?

MT: a volte usiamo minerali, il verde rappresenta l’energia dell’aria, il bianco l’energia dell’acqua, il blu lo spazio, il giallo la terra, il rosso il fuoco. Così, usare questi minerali fa sì che gli elementi siano ancora più vivi e anche se l’utilizzo dei minerali è un po’ difficile e costoso, lentamente si può fare.

M: Quali sono i vostri programmi futuri, i libri, eccetera?

MT: il prossimo passo è la seconda parte del libro d’astrologia e Sa Che, composto di due volumi, il primo è più generale ed è su come dovrebbero essere le cose e il secondo è più dettagliato, su come si fa la pratica, eccetera. Un altro libro è la Potenzialità degli Elementi ed è composto di quattro volumi. Il primo volume è generale, il successivo tratta dei diversi chakra con gli elementi, poi come gli elementi si evolvono, eccetera.

M: Ci sono mostre in programma?

MT: il prossimo anno abbiamo un programma parecchio intenso, ma dopo che siamo stati qui a Dzamling Gar, il sindaco di Arcidosso ci ha chiesto di fare una mostra come questa anche ad Arcidosso e in altri paesi dell’Amiata. Quindi stiamo pensando come fare e cerchiamo di vedere se abbiamo o meno tempo. Abbiamo molti lavori da finire il prossimo anno. Inoltre, avremo altri scambi culturali con la Cina.

M: c’è qualcos’altro che vorresti condividere ?

MT: sì, mi piacerebbe parlare dei 108 Stupa di Changchub Dorje. Rinpoche mi ha chiesto di farli in base alle indicazioni lasciate da Changchub Dorje. A quel tempo Rinpoche mi ha dato i disegni di 56 stupa. Questi stupa non sono molto alti, circa 54 cm e la forma di ogni stupa è diversa. Alcuni sono molto molto complicati. Inoltre ogni stupa è molto costoso da realizzare. Non c’è nessuno stupa come questo in tutto il mondo. Sono tutti un po’ diversi, parecchio difficili e costosi. Così adesso io ho fatto 8 stupa e li manderemo in tutto il mondo. Nei posti della Comunità e non solo nei Gar e nei Ling, ma anche dove ci sono praticanti. Questa era l’idea di Rinpoche. Potete anche averne uno a casa, dato che non sono tanto grandi e ognuno è consacrato con diversi mantra e diversi oggetti. Quando li finiremo, li invieremo in ogni posto dove Rinpoche è stato. Gli stupa hanno molti effetti positivi perché armonizzano gli elementi, quindi abbiamo questo progetto e se qualcuno vuole aiutarci con donazioni, saremo molto grati di ricevere questo aiuto. Questo è il mio impegno verso Rinpoche. Prima di morire, voglio finire almeno questi 56 stupa. Le indicazioni per questi stupa sono nei testi terma di Changchub Dorje. Rinpoche ha detto che questi sono gli stupa su cui abbiamo bisogno di concentrarci in questo momento. Una volta che cominciamo a produrre gli stupa, posteremo le foto sul nostro sito web, stiamo lavorando per un nuovo sito e ci sarà uno spazio dove le persone possono fare donazioni.

M: grazie molte per il tuo tempo e per la tua dedizione alla Comunità Dzogchen.

Link per donare per il Progetto dei 108 Stupa: https://108-stupa.dynamicelements.org Traduzione italiana di Gloria Ramita Cugurra