contemporaneamenteL’evento più importante per celebrare il trentacinquennale di Merigar sarà certamente l’apertura del Museo di Arte e Cultura Orientale ad Arcidosso che Chögyal Namkhai Norbu inaugurerà l’11 dicembre.

Trentacinque anni per la vita umana sono un’età in cui ci si aspetta una raggiunta maturità e in occasione di questa ricorrenza il Gakyil di Merigar ha proposto anche ai principali Ling italiani di organizzare qualche evento che fosse il segno di come la Comunità Dzogchen, in questo tempo d’ininterrotto lavoro del Maestro, ha saputo mettere radici nelle città dove i suoi studenti sono più numerosi.

Hanno risposto Roma e Napoli con l’organizzazione di due convegni: Zhenphenling sul sogno e Namdeling sul tema della coscienza guardato da un’ottica multidisciplinare.

Il titolo scelto per questo secondo convegno è stato Contemporanea/mente e l’immagine che lo identifica quella del profilo del Buddha e di un profilo umano, rappresentato con l’aspetto di risonanza magnetica, che si confrontano.

La ricerca scientifica, grazie anche alle ultime tecnologie, sta aprendo nuovi spazi di conoscenza sulle caratteristiche della nostra mente e sui meccanismi della coscienza, ma ad alcuni dei ricercatori più aperti non è sfuggito che il progredire della conoscenza tracciava un’immagine dei nostri processi psichici molto vicina a come questi sono descritti dalla filosofia Buddhista. Non è un caso che Francisco Varela prima e poi Daniel Goleman, del Mind & Life Institute, uno dei centri più avanzati di ricerca nel campo della Scienza della Coscienza, abbiano preso contatto fin dal 1987 con SS il Dalai Lama, riconoscendolo depositario di una conoscenza della natura umana tra le più profonde fin’ora conosciute.

L’intento del convegno è riunire esponenti di rilievo che lavorano in campi diversi (psicologico, neurofisiologico, fisico, filosofico) sul tema della coscienza, e farli dialogare con il pubblico e tra loro per conoscere lo stato dell’arte su questi argomenti.

Questo evento è stato possibile grazie alla collaborazione tra la CDI di Merigar e quella di Namdeling con la fondamentale collaborazione della Prof.ssa Giacomella Orofino del Centro di studi sul Buddhismo dell’Università di Napoli “L’Orientale” e alla partecipazione della Dott.ssa Antonella Bozzaotra, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania, entrambe allieve di Chögyal Namkhai Norbu.

Proporre un confronto tra la visione dell’uomo, nell’aspetto peculiare della mente, secondo il pensiero buddista e quello che emerge dalla ricerca scientifica contemporanea, ci è sembrato il modo migliore per evidenziare la modernità e l’importanza del patrimonio culturale tibetano. Sappiamo che la cultura tibetana, dopo l’invasione cinese, sta correndo un serissimo rischio di estinzione: i tibetani stanno perdendo anche la loro lingua, perché nelle scuole ai bambini si insegna solo il cinese. Non dobbiamo dimenticare che le profonde conoscenze del Buddhismo Vajrayana sono arrivate fino a noi proprio attraverso questa cultura e con i maestri e i testi che essa ha prodotto, quindi perdere queste conoscenze e la possibilità di accedere a quei testi sarebbe realmente una perdita incommensurabile.

L’opera di Chögyal Namkhai Norbu, oltre che alla diffusione dell’insegnamento Dzogchen, è fortemente centrata sulla preservazione e la valorizzazione di questa cultura. Se l’apertura del Museo di Arte e Cultura Orientale sarà un momento importante per la sua conservazione, siamo convinti che eventi come questo convegno possano essere occasioni per dare nuova vita e nuovo valore a queste conoscenze.

Gino Vitiello