“Il lignaggio del mio Maestro Rigdzin Changchub Dorje (Byang chub rdo rje) arriva direttamente a Guru Padmasambhava; non ci sono maestri umani in esso perché il Maestro è un grande Terton. Uno dei figli del re tibetano Trisong Detsen si chiamava Muti Tsenpo e Changchub Dorje è considerato una sorta di reincarnazione del re Muti Tsenpo. Guru Padmasambhava gli trasmise questo insegnamento supremo e lo trasmise nella mente di Muti Tsenpo. Changchub Dorje si svegliò e ricordandosi di questo scoprì quell’insegnamento. Guru Padmasambhava indicò che per il futuro Muti Tsenpo sarebbe apparso di nuovo nella forma del maestro Rigdzin Ösel Lingpa, questo è uno dei quattro o cinque diversi nomi terton del maestro Changchub Dorje. Ogni Terton ha un nome particolare in relazione alle sue terma, ad esempio, Jigmed Lingpa è il nome Terton di Chentse Ösel.

“Ora ho tutta la serie dei Terma di Changchub Dorje e anche i tantra radice. Molti anni fa ero molto preoccupato, pensando che forse non sarei riuscito a trovare tutti i suoi libri. In Tibet durante la Rivoluzione Culturale hanno distrutto tutto, ma gli studenti di Changchub Dorje nascosero la maggior parte dei libri dei suoi insegnamenti tra le rocce. Più tardi, quando erano più liberi, li portarono fuori. Quando avemmo la possibilità di comunicare con il Tibet, scrissi ai miei amici, studenti del mio maestro Changchub Dorje, che mi inviarono la maggior parte dei libri originali. Più tardi, quando andai a Khamdogar, presi tutti gli altri libri così che ora posseggo tutti gli insegnamenti Terma di Changchub Dorje.”

Rigdzin Changchub Dorje era un discepolo di Adzam Drugpa, Nyagla Pema Düddul, Shardza ​​Tashi Gyaltsen e Drubwang Shakya Shri, ma lui stesso non era molto conosciuto come insegnante. Non dava iniziazioni formali né indossava abiti eleganti. Si vestiva come un povero contadino e trasmetteva l’insegnamento in modo semplice e diretto. Pochissime persone lo conoscevano come un grande Maestro, ma era rinomato perché un medico straordinario.

Sebbene non avesse mai ricevuto alcuna istruzione formale e sapesse a malapena leggere o scrivere e non avesse mai studiato medicina tradizionale, era ampiamente conosciuto come un medico meraviglioso tanto che numerosi pazienti percorrevano lunghe distanze per essere curati da lui. Quando Trogawa Rinpoche diede gli insegnamenti sulla medicina a Londra nei primi anni ’80 disse che ci sono tre livelli di medici: il livello più alto è il Buddha che dà la cura definitiva; al livello medio c’è chi non ha mai avito bisogno di studiare perché è totalmente chiaroveggente e che sa cosa non va nei pazienti e come curare le loro malattie senza nemmeno vederli; infine, al livello inferiore c’è chi deve studiare per molti anni. Disse anche che nella sua vita aveva conosciuto solo un medico del livello medio e questo era Rigdzin Changchub Dorje.

È nato nel villaggio di Dhakhe nel distretto di Nyagrong (nyag rong) nel sud-est del Kham. Sua madre, Bochung (bo chung), era originaria di Dege ed era una discepola di Gyalwa Changchub (rgyal ba byang chub), uno yogi altamente realizzato di Khrom. Ha fondato la sua comunità di praticanti, per lo più laici, in una valle remota a Konjo, nella parte orientale di Dege che era ed è ancora oggi conosciuta come Nyaglagar o Khamdogar.

Tutti coloro che vi abitavano partecipavano ai lavori agricoli, alla raccolta e preparazione delle erbe medicinali e al tradei malati e a ciascuno di loro veniva offerta una ciotola di semplice zuppa ogni giorno. Quando i comunisti cinesi arrivarono nella zona nel 1955, con l’intenzione di attuare le loro riforme agricole, furono sorpresi di scoprire che il Gar funzionava già come comune agricola e quindi non aveva bisogno di alcuna riforma.

Fu anche nel 1955 che Chögyal Namkhai Norbu incontrò Rigdzin Changchub Dorje. Aveva sognato un posto dove c’era una casa bianca con alcuni mantra di Padmasambhava dipinti in oro su una tavola blu sopra la porta. Sulla parete interna c’era un tigle con la lettera A con sotto un vecchio seduto in un angolo. Sembrava un contadino, ma aveva anche l’aspetto di uno Yogi. Disse a Rinpoche e a suo padre di andare dall’altra parte della casa, nella grotta degli otto mandala degli otto Anuyoga Tantra. Quando entrarono nella grotta cominciarono a recitare il Sutra del Cuore del Mahayana. Girarono per tutto il posto per guardare dappurtutto e acune parti dei mandala erano visibili ma non era facile distinguere quali fossero. Quando tornarono alla porta avevano finito di recitare il Sutra e lì Rinpoche si svegliò.

Rinpoche raccontò a suo padre del sogno e l’anno successivo, quando tornò a casa sua, sentì un passante che parlava a suo padre di un Lama speciale descrivendo la sua casa e i chörtens. Tutto era esattamente come nel suo sogno e immediatamente convinse suo padre ad accompagnarlo lì. Arrivarono ​​dopo tre giorni di viaggio a cavallo: la casa e l’aspetto del Lama erano esattamente come nel suo sogno.

“La prima volta che incontrai il mio Maestro Changchub Dorje rimasi un po’ sorpreso perché il suo aspetto e il suo modo di vivere erano proprio come un normale contadino del villaggio. Indossava abiti di pelle di pecora molto spessi e pantaloni di pelle di pecora grandi e spessi visto che in quel paese faceva freddo. Fino ad allora avevo incontrato solo insegnanti vestiti molto elegantemente e non avevo mai visto o incontrato Insegnanti con quell’aspetto. L’unica differenza apparente rispetto a un comune uomo del villaggio era che lui aveva i capelli lunghi legati in cima alla testa e portava orecchini di conchiglia e una collana di conchiglie. Ricordo che quando alcuni importanti Lama andavano a trovarlo erano imbarazzati all’idea di mostrargli rispetto: come potevano degli insegnanti così importanti dover onorare un povero uomo? Ma i Mahasiddha non sono sempre stati eleganti o vestiti come monaci e monache.

Sebbene fossi un po’ sorpreso, non avevo dubbi che fosse il mio Maestro a causa del sogno che avevo fatto un anno prima e sapevo che fosse un sogno molto importante e quando iniziai a seguirlo ebbi più dubbi.

“Prima di aver ricevuto la trasmissione diretta da lui, avevo solo una sorta di fede costruita, non una fede veramente naturale. Avevo trascorso molti anni in un college studiando molti Sutra e tutte le filosofie e i diversi Tantra. Pensavo di essere uno studioso e sapevo tutto ed ero molto orgoglioso. Quindi andai dal mio insegnante Changchub Dorje, non perché non conoscessi l’insegnamento o stessi cercando un insegnante, ma solo per il sogno che avevo fatto”.

Durante il tempo che Rinpoche trascorse a Khamdogar, Changchub Dorje gli chiese di assisterlo nelle sue attività mediche e anche di scrivere i tuoi terma. Mentre si occupava dei suoi pazienti, Changchub Dorje riceveva anche i terma e li dettava a intervalli. La sera Chögyal Namkhai Norbu li copiava ordinatamente ed era sorpreso di come fossero perfettamente coerenti. All’inizio pensava sempre: “Questo insegnante non sta dando alcun insegnamento. Ho passato molto tempo qui, ma mi chiede sempre di lavorare. Non mi tasmette mai gli insegnamenti”. Trattava sempre i pazienti, dava informazioni e consigli ai suoi studenti e chiacchierava. Niente di tutto questo sembrava insegnare nel modo in cui Rinpoche era abituato a ricevere gli insegnamenti.

Damaru di Changchub Dorje. Foto per gentile concessione di Raimondo Bultrini

Ho sempre ricevuto molti insegnamenti quando frequentavo gli insegnanti e anche a Khamdogar avevo ricevuto trasmissioni, istruzioni e iniziazioni da due bravissimi discepoli di Changchub Dorje: uno chiamato Aksoden e anche suo figlio, Gyurmed Gyaltsen, che era molto istruito. Ero molto abituato a ricevere le iniziazioni in stile tantrico e ho sempre pensato che fosse essenziale ricevere iniziazioni da insegnanti importanti. Così chiesi a Changchub Dorje di darmi un’iniziazione nel giorno speciale di Guru Padmasambhava, il decimo giorno del sesto mese. Disse che non ne avevo bisogno perché mi aveva già dato un’iniziazione. Il giorno in cui ero arrivato aveva sognato di mettermi un cristallo sui miei tre punti e mi aveva dato l’iniziazione in questo modo. Gli dissi: ‘Questo era il tuo sogno, ma io non ho fatto lo stesso sogno e quindi per me non vale lo stesso”, e insistetti. Così alla fine accettò di darmi il suo speciale insegnamento terma (gter ma) dello Xitro (zhi khro), il Mandala pacifico e irato. Questa è l’unica iniziazione formale che abbia mai ricevuto da lui. Non è un’iniziazione molto complicata, come il Kalachakra, ma il mio maestro Changchub Dorje impiegò tutto il giorno per darla. A volte non riusciva a vedere abbastanza bene da leggere le parole. A volte leggeva gli appunti che spiegavano cosa fare e cercava di farloL e nonostante fosse l’iniziazione di un insegnamento del suo stesso terma, procedeva così con grande difficoltà. Quando l’iniziazione fu terminata, io e i suoi studenti facemmo un Ganapuja insieme velocemente. Il mio insegnante era lì ma non partecipò. Era già tardi ed era buio, così mi alzai dicendo: “Grazie mille”. E feci per andarmene.

‘Dove stai andando e perché?’

‘Ora vado a casa a dormire. Voglio tornare nella mia stanza e andare a letto, perché oggi ho ricevuto un’iniziazione e sono molto soddisfatto.’

‘Non abbiamo fatto nulla.’

Restai molto sorpreso. Aveva passato l’intera giornata a darmi un’iniziazione.

‘Siediti!’ disse. E io pensai: “Questo maestro è davvero molto strano”. Mi sono seduto subito perché a volte era un po’ aggressivo e se uno non si comportava bene rischiava di farlo arrabbiare. Anche mio padre si sedette e dopo un po’ il maestro iniziò a parlare. All’inizio parlò in modo molto semplice per chiarire cosa si intende per la necessità, l’importanza e la modalità dell’introduzione diretta nell’insegnamento Dzogchen. Mi disse : “Hai studiato per molti anni al college ma la tua bocca è logica e il tuo naso è Madyamikha”. Non puoi capire, non puoi entrare nella conoscenza in quel modo.’ Poi diede una trasmissione diretta e fece l’esempio della differenza tra il guardare attraverso degli occhiali e il guardarsi allo specchio. Se non sai guardare dentro di te, tutte le spiegazioni degli insegnamenti Dzogchen diventano altri punti di vista. Prima di allora ero convinto di aver veramente compreso il tawa (il punto di vista,) degli insegnamenti Dzogchen. Ma poi ho capito che tutto il mio apprendimento era esterno, solo qualcosa su cui studiare, analizzare, parlare e pensare. Ora mi resi conto che ciò che viene chiamato tawa era qualcosa di vivo, realmente correlato alla nostra condizione, qualcosa su cui lavorare in se stessi.

Mi ha anche insegnato che il principio del Guruyoga non è la forma e il sistema secondo i lignaggi; il vero principio è la presenza dell’unione dello stato di tutti i Maestri con il nostro stato senza limitazioni. Senza questo principio, anche se fai un Guruyoga molto elaborato e formale, non ha senso. Dobbiamo andare oltre tutti i limiti dei lignaggi, ecc. Quindi in poche parole mi ha insegnato molte cose e come trovare la vera presenza.

Dopo l’introduzione diretta, ovviamente, ho davvero scoperto cosa significavano gli insegnamenti Dzogchen. Changchub Dorje continuò a parlare per circa tre ore spiegando la base, il sentiero, il frutto e tutta l’essenza dell’Insegnamento Dzogchen. Compresi tutto molto chiaramente. Ma dopo un po’ sembrava che stesse leggendo un Tantra a memoria e le parole della spiegazione diventavano sempre più difficili da capire. Era davvero uno strano Maestro, un grande Terton. Andò avanti così per un’altra mezz’ora. Alla fine, comprendendo che non lo riuscivo più a seguire si fermò e disse: “O.K. Ora puoi andare.’

“Il mio castello di concetti si era sgretolato e avevo finalmente scoperto cos’è lo Dzogchen e qual è l’essenza di tutti gli insegnamenti. Questo è ciò che significa “Maestro radice”. In seguito, quando rilessi tutti gli insegnamenti che avevo ricevuto fino a quel momento, scoprii che non era colpa degli insegnanti ma colpa mia se non avevo capito prima. Il vero significato di “Maestro radice” è quello che ci fa scoprire la nostra vera natura per poi scoprire il valore di tutti gli Insegnamenti e Insegnanti.

“Dopo aver ricevuto questa trasmissione diretta e aver scoperto cos’è veramente lo Dzogchen, e la mia vera natura, vedevo in un modo completamente diverso. Prima di allora non capivo che tutto ciò che faceva il mio Maestro era legato all’insegnamento. Mi chiedeva sempre di fare servizio e di lavorare per preparare medicine ecc. A volte diceva cose strane. Stava anche distruggendo i miei condizionamenti. Anche se non ero un monaco ero sempre stato al college dove tutti si comportavano proprio come monaci, quindi anche io mi vestivo da monaco e avevo imparato ad avere gli stessi comportamenti di un monaco, ma avevo preso solo due voti: uno era quello di indossare abiti che mostrassero di essere un seguace di Buddha e l’altro era un voto di Rifugio. Non avevo preso altri voti, ma la regola del college era che dovevamo comportarci come monaci quindi quel tipo di comportamento era molto forte in me. Ad esempio, se avessi visto delle belle ragazze avrei avuto paura e sarei scappato. Prima di ricevere questi insegnamenti, se ci fossero state delle giovani monache molto carine nelle vicinanze del mio insegnante, Changchub Dorje mi avrebbe fatto dei commenti del tipo: “Ti piacciono queste suore? Sono belli da vedere, vero?” e io sarei diventato rosso immediatamente. Quindi, appena vedevo delle monache carine nei paraggi io cercavo di scappare, per evitare commenti del genere da parte del mio insegnante. Questo è un esempio del mio comportamento in quel momento, ma dopo aver ricevuto quella trasmissione diretta, anche se il mio insegnante faceva delle battute per scherzo, sapevo molto bene che tutto ciò che avrebbe detto era sempre legato all’insegnamento e alle istruzioni.

Compilato da Nina Robinson
Traduzione italiano Stefano Roganti

Questa è l’ultima breve biografia della nostra serie I Maestri del nostro Maestro.