Da vicino e personale
di Jacqueline Gens
Alcuni anni fa, sognai che Chögyal Namkhai Norbu mi spingeva a insegnare la triade Tawa, Gompa e Chöpa (modo di vedere, meditazione e comportamento) a Merigar. Il sogno suggeriva un seggio non su un trono qualsiasi o in un posto elegante ma su una poltrona di casa mia con i braccioli in una casa pubblica per anziani. Naturalmente questo mi sembrò strano, addirittura divertente considerato che io non sono una insegnante della nostra comunità ma una specie di poeta bohemienne, una progressista e una femminista appassionata. Fortunatamente lo Dzogchen sostiene chiunque, malgrado le identità personali. Dunque, mi auguro sinceramente che gli insegnanti del Santi Maha Sangha e tutti i praticanti Dzogchen dedichino un po’ di tempo a contemplare questo triplice processo, una pietra miliare del suo insegnamento, essendo al di là di qualsiasi sistema di credenze, dottrina o nazionalità.
In uno dei primi libretti (187E) sui corsi di formazione per gli insegnanti del SMS, creato dalla trascrizione di insegnamenti dati a Tashigar Norte tra il 2002 e il 2005, Rinpoche dice quanto segue: “Ricordate che noi abbiamo tawa, gompa e chöpa. Tawa, il modo di vedere, è più collegato a studi intellettuali, a ciò che impariamo. Gompa significa essere nella conoscenza e affrontarla nella propria esistenza. Chöpa significa atteggiamento; se una persona è troppo limitata, commette errori e crea problemi tra studenti, significa che il suo chöpa non va bene”.

Rinpoche durate il ritiro del 2° livello di SMS a Lower Khandroling, Tsegyalgar East, USA. Jacqueline è l’ultima in piedi a destra
Quando iniziai ad approfondire il tema, esaminando il modo in cui il modo di vedere introduce la nostra presenza e consapevolezza, sostiene la nostra pratica e l’integrazione nella nostra vita quotidiana attraverso il comportamento, con mia grande gioia sorse in me una maggiore comprensione del modo di vedere. Molti di noi sognano il nostro Maestro, e dunque non penso si tratti di un segno speciale se non per onorare con grande gratitudine la sua presenza viva tra di noi al di là del tempo e dello spazio, dove continua a darci insegnamenti. Questa indagine mi ha anche portato più vicina all’essenza della sua grande compassione e pazienza nei nostri confronti. Sebbene non sia una studiosa né la migliore tra i praticanti, ho speso la maggior parte della mia vita adulta dedicandola agli Insegnamenti di vari Maestri e lignaggi, oltre a praticare il SMS fin dal 1994.
Negli anni, ho spesso sentito dire da altri praticanti che il SMS è solo intellettuale. Questo è del tutto falso dato che ogni livello presenta centinaia e centinaia di ore di pratica coordinate con la visione per avere l’esperienza di un assaggio del risultato, al fine di migliorare la nostra conoscenza. Come studenti di lunga data sappiamo tutti che per Chögyal Namkhai Norbu il training del SMS è stato molto importante. Perché? Molte volte ha parlato della base per continuare lo Dzogchen nel futuro, incorrotto e puro. Un modo facile per gestire questa vasta materia è attraverso il processo di integrazione di Dawa, Gompa e Chöpa.
Anche se lo Dzogchen non è un sentiero lineare, ha aspetti della struttura per aiutare lo sviluppo personale. Per me Tawa, Gompa e Chöpa sono diventate delle indicazioni grezze e rare che hanno lentamente favorito la mia evoluzione come individuo, impegnato a mantenere la rotta durante i momenti facili e difficili. Sebbene esistano molte diverse traduzioni di questa frase, Rinpoche l’ha insegnata più e più volte iniziando dai suoi primi ritiri.
Sono diventata per la prima volta consapevole di questa frase spesso tradotta come Modo di vedere, Meditazione e Comportamento nel SMS e più tardi, durante gli esami per diventare insegnanti del SMS, dove l’enfasi nella maggior parte degli esami sembrava trovarsi all’interno della cornice di questo approccio. Mentre i praticanti dello Dzogchen possono seguire il loro percorso personale basato sull’interesse e sulla capacità, essendoci molte scelte, per me la scelta è sempre stata il SMS.
Ciò negli anni mi ha spinta a indagare ulteriormente su questa spiegazione, dai sutra attraverso il tantra e anche dalla limitata conoscenza che ho dello Yantra e di altre pratiche legate al movimento. Per me è risuonato come un metodo ingegnoso per conservare la conoscenza, che spesso svanisce nella vecchiaia, mentre le esperienze concrete tendono a essere ricondotte con maggiore facilità anche quando le parole ci lasciano. Mi ha anche assistito nel navigare negli ineffabili e inafferrabili detentori dello Dzogchen. La triade Tawa, Gonpa e Chöpa presentata da Rinpoche è stata la mia facile mappa nel vasto deserto dell’ignoto, piuttosto che una mera indagine intellettuale mentre vivevo una vita attiva mondana. E per questo, conservo infinita gratitudine a lui e alla mia comunità del Vajra.
A un certo punto sono rimasta meravigliata di quanto questo processo si sincronizzi con i tre testamenti di Garab Dorje e con lo Dzogchen Upadesha introdotti per noi dal nostro Maestro nel corso di molti anni, come anche il classico Trikaya del Dharmakaya, Sambhogakaya e Nirmanakaya. Trovai questa interdipendenza molto utile nel comprendere come una visione precisa attraverso un’introduzione concreta conduca a esperienze di varie pratiche per stabilizzare la visione, specialmente il guru yoga, e infine nella continuità del nostro stato primordiale, sia nell’immobilità sia nel movimento. Un meraviglioso mezzo abile per una persona limitata come me. E questa non è falsa modestia ma si basa sull’osservazione delle mie molte limitazioni. Perché noi conosciamo bene quelle parole speciali “osservate voi stessi” e “integrate con le circostanze”.
Queste non sono supposizioni mie. Coloro che hanno letto il libro di Rinpoche, Teaching in a Perfect Way [Insegnare in modo perfetto], possono testimoniare quanto questo processo fosse importante per lui. Più tardi ho iniziato a vedere che tutti i livelli del SMS seguivano questo processo tripartito. La citazione qui sopra è ripetuta ancora quasi esattamente (Shang Shung Publications, 2021, pp 98-99) in Teaching in a Perfect Way. Ci sono molte citazioni simili in tutto questo favoloso testo.
Viviamo in un’era di tempi bui. “Le civiltà vanno e vengono” scrisse il filosofo greco Erodoto. Noi non facciamo eccezione dato che tutti i fenomeni sono impermanenti. Possiamo facilmente osservarlo personalmente e storicamente.
A conclusione di un livello del SMS, Rinpoche chiedeva ai partecipanti di piantare i semi dello Dzogchen. Noi siamo le sue piantine, quindi germogliamo per curare il nostro giardino a beneficio di tutti, per goderne in futuro. Mi appello ai vecchi e giovani praticanti, come età e come esperienza. La morte è inevitabile: non è mai troppo tardi per tuffarsi nelle profondità. Le ricompense sono incommensurabili, anche nel presente!
Ogni errore qui presente deriva dalla mia ignoranza e dalla mancanza di chiarezza di una vecchia signora. Non di meno, ho provato a onorare le direttive del Maestro nella mia capacità dal crepuscolo personale del sogno. I migliori auguri a tutti—
Jacqueline Gens, in tarda età dedica il suo tempo alla pratica, studiando e componendo poemi sempre più in solitudine, seguendo l’insegnamento –
“Consiglio sempre alle persone di studiare i tantra e i lung dello Dzogchen e di compararli con ciò che insegno. Questo è il modo reale di imparare .” Citazione di Chögyal Namkhai Norbu da An Oral Explanation [Una spiegazione orale] in A Vision of Clear Light [Una visione della chiara luce] da Patrul Rinpoche (pp. 54-55, 2007 Shang Shung Edizioni) (pp. 54-55, 2007 Shang Shung Edizioni)
Tsegyalgar East
4 giugno 2023 Saga Dawa
Nell’anno della Lepre D’Acqua