Le storie ci raccontano che Garab Dorje bambino recitava il Dorje Sempa Namkha Che. Testo profondissimo, che riporta gli elementi fondamentali del tantra radice dello Dzogchen Semde. Il piccolo Garab Dorje lo recitava, portando scompiglio tra i benpensanti dell’epoca, che seguivano la dottrina della causa e l’effetto insegnata da Buddha Sakyamuni. Bella storia, avvincente, possiamo immaginare il bel bambino che recita davanti agli adulti allibiti…
Ma se ci pensiamo un po’ ci sorge una domanda. Come mai Garab Dorje, maestro Nirmanakaya illuminato, che trasmise nella dimensione umana tutti i testi dell’Insegnamento Dzogchen, recitava proprio il Dorje Sempa Namkha Che? Era solo perché si tratta di un testo breve, e non faceva fatica a ricordarlo? Sicuramente no….
Quale era il motivo di questo suo gesto dirompente che portò alla trasmissione e diffusione dell’insegnamento Dzogchen sulla terra? Possiamo cercare una risposta studiando il testo, analizzandolo dal punto di vista linguistico, semantico, filologico. Forse potremo scoprire delle relazioni tra questo insegnamento e altri. Forse riusciremo a trovarne le radici e inquadrarlo in un contesto storico e dottrinale.
Ma noi, praticanti della Comunità Dzogchen, abbiamo una traccia da seguire per capire questo mistero. Il nostro Maestro ha investito molto del suo tempo ed energia sul Dorje Sempa Namkha Che, e ha addirittura pensato di preparare un programma perché noi, suoi studenti, potessimo accostarci a questo testo. Seguendo questo programma si può leggere una quartina ogni settimana insieme al commento con il quale le ha spiegate tutte, dalla prima all’ultima. Ha chiesto a tutti noi di leggerlo, insieme, tra praticanti, in gruppi informali, ogni volta che sia possibile. Non necessariamente in corsi o seminari organizzati, senza dover per forza avere la presenza di un insegnante che spieghi, ma leggerlo e commentarlo tra noi.
A Gyamtsholing abbiamo voluto seguire questa traccia lasciata dal Maestro, e da tempo abbiamo provato a incontrarci il più spesso possibile per leggere insieme le quartine, con il commento dei Maestri Vajrocana, Shri Singha e Chögyal Namkhai Norbu. I primi tempi, in presenza. Quando il virus è arrivato come ospite indesiderato, ci siamo trovati online. Abbiamo letto ogni volta una quartina, e poi l’abbiamo commentata tra di noi per capire un po’ il significato. Poi, in silenzio, abbiamo provato ad ascoltare quale messaggio portano queste parole a ciascuno di noi, come risuonano quei versi nella dimensione della nostra propria vita. E così il potere di questo testo, con l’energia dei maestri, da Garab Dorje fino al Maestro nostro, ha illuminato con scoperte inaspettate tanti angoli bui del nostro cuore. E poi, nella condivisione dell’esperienza, quella luce si è diffusa a tutto il gruppo, rafforzando il nostro senso di essere comunità, Comunità Dzogchen, la gioia di essere veramente fratelli e sorelle, e di condividere davvero quello stato unico e perfetto che il Maestro ci ha trasmesso.
Ieri abbiamo concluso i nostri appuntamenti con lo spazio totale di Vajrasattva, ma l’esperienza non è finita; oggi tutti noi portiamo nel cuore lo splendore di quella visione e il calore del nostro Sangha.
Forse Garab Dorje recitandolo voleva indicarci questo potere del Dorje Sempa Namkha Che? Forse non lo sapremo mai, oppure forse un giorno lo scopriremo, ma sappiamo di sicuro che si tratta di un altro dono prezioso che il nostro Maestro ci ha lasciato….
Possano i Sei Thigle portarci presto a scoprire e non lasciare più l’Unico Thigle!




