Jigme Lingpa on Padmasambhava’s Pure Land
Georgios Halkias & Christina Partsalaki
Snow Lion 2022

Recensione di Andy Lukianowicz Traduzione italiana di Enrica Rispoli

copper coloured mountainC’è una bellissima scena in un film di Peter Pan, dove il cattivo pirata minaccia uno sciamano, chiedendogli come si sente per la sua morte imminente, e lo sciamano risponde con un sorriso: “Ah, la morte, l’ultima avventura!”. Il pirata poi lo colpisce con la sua spingarda, e si vede lo sciamano sorridere mentre precipita verso un futuro per il quale è preparato; poco dopo anche il cattivo pirata viene colpito e l’espressione terrorizzata sul suo volto…

Dove andare, cosa fare? Recita il Nondro: “La morte è reale, arriva senza preavviso, questo corpo sarà un cadavere”.

Il Prof. Halkias, autore anche del meraviglioso “Beatitudine Luminosa”, sulla storia poco conosciuta del Buddhismo della Terra Pura di Amitabha in Tibet [in Giappone il Buddhismo Shin è il percorso buddhista più praticato, meglio noto come il “sentiero facile”, che sostiene la resa e la fiducia nel tariki, l’Infinito Amore il Potere e la Luce di Amida Buddha che guida alla rinascita nel Sukhavati], insieme a Christina Partsalaki, ha scritto un libro altrettanto illuminante sulla rinascita a Zangdok Palri, il Palazzo Luce di Loto di Padmasambhava sulla Gloriosa Montagna Color del Rame, la Terra Pura di Guru Rinpoche.

Il libro disserta sul “Sentiero Segreto”, l’ invocazione composta da Jigme Lingpa, durante il ritiro a Samye Chimpu nel corso di una visione mistica di Padmasambhava in unione con la consorte Kharchen Yeshe Tsogyal. Nel nondro interno del Longchen Nyingthig, i praticanti del guru yoga visualizzano se stessi come Vajrayogini al centro della Gloriosa Montagna Color del Rame e Guru Rinpoche che si dissolve inseparabilmente nel loro corpo. L’invocazione può essere recitata e praticata indipendentemente, anche da praticanti Vajrayana, non ancora sicuri della padronanza della propria pratica quando si avvicina il momento della morte, come mezzo per ottenere una rinascita nella Terra Pura di Padmasambhava, il luogo migliore per ascoltare e praticare gli insegnamenti, con fede e devozione.

Diviso in tre parti, il libro guida il praticante verso l’interno e verso l’alto lungo il Sentiero Segreto di Jigme Lingpa attraverso il Palazzo Luce di Loto di Padmasamhava, ‘disposto in forma mnemonica come un resoconto conciso di istruzioni pratiche e intuizioni esoteriche corrispondenti alle interpretazioni esteriori, interiori e segrete degli insegnamenti Nyingma’. La prospettiva esterna si legge come un’invocazione Mahayana alla rinascita in una terra pura nirmanakaya; l’interna, descrive la luminosità sambhogakaya del Vajrayana; quella segreta, introduce alla natura ultima dharmakaya dello Dzogchen. La struttura stessa del palazzo in tre livelli consente un movimento verso l’alto dal piano terra, dove risiede il nirmanakaya Padmasambhava, al piano intermedio del sambhogakaya Padmapani, all’ultimo piano del dharmakaya Kuntuzangpo-Amitabha. Interessante è anche il modo sottile in cui il Sentiero Segreto di Jigme Lingpa rispecchia la preghiera in sette capitoli – leu denma – a Padmasambhava di Zangpo Drakpa, forse la preghiera a Padmasabhava più conosciuta e amata tra i Nyingmapa.

La prima parte comprende le 6 stanze iniziali, con la topografia della Montagna Color del Rame e la descrizione dettagliata della struttura del Palazzo Luce di Loto che sovrasta Padmasambhava. La seconda parte include le stanze da 7 a 14, si concentra sui tre livelli del Palazzo Luce di Loto, esaminando il principio del trikaya, i tre tipi di trasmissione, i tre tipi di offerte e il registro tripartito dei nove veicoli. La terza parte conclusiva, comprendente le stanze da 15 a 19, sulle meditazioni e le istruzioni esoteriche, che riguardano i dieci stadi e i cinque sentieri del bodhisattva Mahayana, gli stadi della pratica Vajrayana della divinità, quindi lo straordinario livello del lama di saggezza dello Dzogchen. Ciò induce all’aspirazione di essere introdotti nella Terra Pura di Padmasabhava dalle dakini dell’accoglienza [nel Sukhavati di Amida è Amida stesso, insieme ai bodhisattava e i monaci del suo seguito a ricevere i praticanti].

Attenzione !!: Aspirate bene al livello più elevato, la Terra Pura di Padmasambhava confina con la terra degli orchi rakshasa, e voi non vorreste andare in quelle aree!

Naturalmente, la Terra Pura in realtà è in noi, nel nostro cuore; sebbene alcuni grandi maestri cinesi e giapponesi della Terra Pura abbiano affermato che ciò non precluda l’esistenza di una Terra Pura anche a miliardi di miglia ad ovest.

Questo libro è un miracolo di studio e di ricerca, in cui quasi ogni frase è annotata con molte citazioni da testi accademici in lingue occidentali e testi canonici tradotti disponibili per il lettore occidentale. Gli autori/traduttori/curatori offrono una panoramica generale anche con spiegazioni dettagliate delle tre serie di insegnamenti Dzogchen [mente, spazio ed essenza, Semde, Longde e Menangde/Upadesha; quest’ultimo spiegato secondo le quattro modalità di liberazione; facendo anche menzione alla divisione di Sri Simha in quattro cicli] e della pratica Dzogchen, a cominciare dal korde rushen che puntualizza la separazione tra mente [sem][sem] e natura della mente [sem-nyid][sem-nyid], procedendo con i due stili di pratica del tregchöd e del thögal [and yangthig][e yangthig] includendo accenni alle quattro lampade e alle quattro visioni del thögal; le spiegazioni anche se concise sono esaustive e approfondite. Un meritato ringraziamento di cuore per un lavoro così straordinario.

E in fine , specialmente per coloro che sono nella fase della vita in cui, secondo le parole di Robert McCrum, “ogni terzo pensiero” riguarda la morte; se il secondo pensiero, come vorrebbe Freud, riguarda il sesso, allora auguriamoci che il primo pensiero [the only thought?][ossia l’unico pensiero?] di quelli di noi che potrebbero non avere successo nel Jalu, sia un pensiero di aspirazione alla rinascita nella Terra Pura di Guru Rinpoche.